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Domenica 25 luglio: a Vidalenzo i festeggiamenti in occasione della ricorrenza patronale di San Cristoforo Martire

Secondo la tradizione della Chiesa occidentale, San Cristoforo (nato a Cananea) subì il martirio in Licia, dove si era recato a predicare dopo il battesimo, nel 250. Per l'aspetto legato al significato etimologico del nome, (Cristoforo infatti significa, in greco, "colui che porta Cristo") è spesso raffigurato come un gigante barbuto che faceva il traghettatore su un fiume. Era un uomo burbero e viveva da solo in un bosco, di cui era padrone. Una notte gli si presentò un fanciullo per farsi portare al di là del fiume; Reprobus (questo era il nome dell'uomo prima del battesimo secondo alcune versioni), anche se grande e robusto, si sarebbe piegato sotto il peso di quell'esile creatura, che sembrava pesare sempre di più ad ogni passo. Al meravigliato traghettatore il bambino avrebbe rivelato di essere il Cristo, confessandogli inoltre che aveva portato sulle sue spalle non solo il peso del corpicino del bambino, ma il peso del mondo intero.
 
In occasione della festa patronale, il piccolo borgo di Vidalenzo sarà protagonista di diversi eventi nella giornata di domenica 25 luglio.
 
Alle ore 10.30 avrà luogo la s. Messa presieduta dal Vescovo Ovidio e concelebrata da p. Mario Masiello (Comunità monastica benedettina 'Custodi del Divino Amore').
 
Alle ore 11.30 nel piazzale, benedizione delle automobili e dei trattori.
 
Alle ore 19 sagra della schiaccia con birra artigianale.
 
Alle ore 20.45 concerto in memoria di Carlo Bergonzi in collaborazione con il Comune di Polesine-Zibello.
 
Il ricavato della giornata sarà devoluto alla parrocchia per poter proseguire i lavori di restauro.
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