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Celebrazione eucaristica in Zappella nella solennità dell'assunzione di Maria

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“Dobbiamo imparare a guardare verso l’alto e fissare lo sguardo su quell’Arca, che rappresenta la speranza e la promessa di Dio che si realizza. Chiediamo il dono di una fede grande”. E’ il messaggio che il Vescovo Ovidio ha voluto lasciare ai tanti fedeli presenti alla tradizionale celebrazione del 14 agosto presso l’Oratorio della Zappella a Fidenza in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Il Vescovo nell’omelia si è soffermato sul mistero dell’Assunzione di Maria, spiegandone l’importanza. “Maria è la prima persona che conosce la Pasqua di Gesù. Maria ha incontrato la morte ma per il mistero della sua missione di madre di Gesù è stata preservata dalla corruzione del sepolcro - ha spiegato il Vescovo. Il nostro corpo, invece, si disfa ma Gesù ci preserva dalla corruzione eterna. Noi siamo fatti di corpo (che non è una zavorra, ma la nostra storia, e anima e per la misericordia di Dio il nostro corpo verrà glorificato”. “In questo tempo si fa fatica a vedere questa speranza, anche per la difficoltà a distinguere ciò che è fondamentale da ciò che non lo è - ha concluso il presule. Dobbiamo quindi imparare a guardare più in alto, a guardare verso il Signore che guida il nostro cammino”.

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La Messa è stata celebrata all’aperto nella suggestiva cornice del parco antistante l’Oratorio della Zappella. Hanno concelebrato don Mario Fontanelli, vicario foraneo per il Vicariato di Fidenza, il parroco di San Paolo don Remo Toscani e il viceparroco di San Paolo don Armand.

Annarita Cacciamani

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