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Il Rotary Club di Salsomaggiore incontra l'imprenditore salsese Massimiliano Carpanese

Prosegue il viaggio del Rotary Club Salsomaggiore Terme tra le eccellenze del territorio. Nei giorni scorsi il sodalizio ha incontrato, in occasione di una conviviale al ristorante Gustincanto di Fidenza, l’imprenditore salsese Massimiliano Carpanese, titolare di Parmamenu, nota azienda del mondo della ristorazione.

Come ha spiegato il presidente del club Roberto Cupola introducendo l’ospite, Parmamenu nasce nel 1966 come piccola bottega alimentare a Salsomaggiore, gestita dalla famiglia Carpanese. Nel 1993 viene aperto il secondo punto vendita nella zona presso il casello autostradale e nel 2009 l’ingresso nel mondo della ristorazione.

Oggi l’azienda conta circa un centinaio di dipendenti. “I miei genitori nella loro bottega hanno da subito cercato di proporre prodotti innovativi e di qualità. Oggi continuiamo a farlo nei nostri ristoranti utilizzando le ricette di una volta, di mia mamma e di mia nonna, e cercando di innovarle rendendole contemporanee - ha subito precisato Carpanese - . Nel 2009, quando abbiamo aperto il primo ristorante, abbiamo richiamato tutti i grandi maitre di Salso che erano andati a lavorare fuori città. La difficoltà più grande è stata gestire la sala e ci siamo quindi affidati a chi sapeva farlo. Bisogna sempre studiare, imparare e scegliere come collaboratori i migliori del settore”.

Carpanese nella sua relazione ha trattato diversi argomenti, soffermandosi in particolare sulle ultime innovazioni messe in campo dalla sua azienda. “Nell’ultimo periodo abbiamo realizzato diversi prodotti, come il gin, il vermouth e la birra, ed abbiamo acquistato anche terreni in cui abbiamo piantato ulivi. La più grande novità, quasi un unicum nel panorama vinicolo parmense, è però il nostro lambrusco fermo per il quale abbiamo ottenuto la Dop”.

Recentemente Parmamenu è stato al centro della cronaca per la difficoltà nel trovare camerieri: “Il nostro lavoro è bellissimo ma serve una grande passione perché si lavora il sabato, la domenica e durante le feste. Ciò richiede tanti sacrifici. Questa è la più grande difficoltà”.

Annarita Cacciamani

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