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Settimana per l’unità dei cristiani: cattolici e ortodossi a confronto. Interessante esperienza alla scuola primaria “Maddalena di Canossa

Le classi quinte della scuola primaria “Maddalena di Canossa” si sono preparate alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani con un lavoro di ricerca sulla Chiesa cattolica e su quella ortodossa. L’argomento è stato affrontato dal punto di vista storico, culturale, religioso ed artistico. Proprio per quanto riguarda quest’ultimo aspetto è stato avviato un percorso laboratoriale che ha visto i bambini impegnati nell’elaborazione di un’icona. I giovani hanno compreso che i colori utilizzati per realizzare un’icona hanno tutti un significato simbolico religioso: ad esempio il bianco indica la purezza, l’oro la regalità, il rosso l’umanità, il blu la divinità, il nero la mancanza di vita.

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Gli alunni hanno inoltre compreso che tra l’una e l’altra confessione non ci sono differenze nette, soprattutto nella venerazione delle immagini sacre, seppur con stili diversi.

I cattolici usano diversi oggetti simbolici per pregare: la croce e il crocifisso ricordano il sacrificio di Gesù prima della sua risurrezione. Utilizzano inoltre un rosario mentre meditano sulla vita di Gesù e pregano Maria affinchè la loro voce possa arrivare a Dio. La preghiera innalzata a Maria e ai santi è chiamata preghiera di intercessione perchè intercedono presso Dio a nome di tutti.

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L’arte per i cristiani ortodossi è considerata un dono divino, come la profezia. Tipiche, infatti, della Chiesa ortodossa sono appunto le icone, considerate “finestre sul Mistero”. Esse hanno la funzione di santificare i credenti tramite la preghiera e la visione. Sono pertanto più di un’immagine di carattere religioso, ma una porta regale per conoscere la Trinità, la Madre di Dio e i Santi. Tali dipinti, attraverso il linguaggio dei colori, delle forme e dell’espressione dei volti, insegnano le verità cristiane. Le icone sono autentiche immagini sacre che ravvivano la celebrazione. Per questo, quando l’iconografo termina di dipingere l’icona, la presenta al sacerdote perchè sia benedetta. Nelle chiese orientali essa verrà quindi appesa sulla parete dell’iconostasi. Quest’ultima è una struttura che separa i celebranti dal popolo. Essa è posta solennemente al centro di tutte le celebrazioni. Le icone sono anche utilizzate nelle case per la preghiera familiare, vengono collocate nell’angolo orientale della stanza e ornate con candele e fumi di incenso.

Raffaele Mancuso

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