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8xmille alla Chiesa cattolica, una firma che fa bene

8xmille alla Chiesa cattolica, una firma che fa bene

Ogni anno le firme dei contribuenti diventano migliaia di opere

 

“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in relazione il valore di ogni firma con la realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

La campagna prende le mosse dalla vita quotidiana degli italiani e arriva fino alle opere della Chiesa, attraverso la cifra semantica dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi atti di altruismo che capita di fare nella vita e che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Ne parliamo con Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica.


Quest’anno la Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di rinnovare la comunicazione. Perché? Ci può spiegare il messaggio al centro dei nuovi spot?

Il messaggio punta ad essere immediato e intuitivo. Aiutare una persona a rialzarsi da terra, accogliere in casa un amico che arriva all’improvviso, rimboccare la coperta di una persona che dorme o condividere un ombrello sotto la pioggia, solo per fare alcuni esempi. Gli spot scommettono su gesti quotidiani e alla portata di tutti. Gesti che ci fanno stare bene, quando li facciamo. Gesti che tante altre persone possono ripetere, amplificati per migliaia e migliaia di volte grazie alle firme dei contribuenti che scelgono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. Abbiamo avvertito l’esigenza (e così vengo al “perché” di questo cambiamento) di comunicare la bellezza che c’è nel prendersi cura degli altri e quanto ogni singola firma possa moltiplicare esponenzialmente questa bellezza.

La campagna mette in luce la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore così come fa la Chiesa in uscita, ogni giorno, con interventi che sul territorio sostengono e aiutano chi ne ha più bisogno. Sono questi i valori del Vangelo su cui avete voluto scommettere?

Certamente. Il Vangelo non cambia, da duemila anni, e le opere di misericordia, corporale e spirituale, sono sempre quelle. Con questa campagna vorremmo cercare di declinarle maggiormente a misura della nostra quotidianità attuale, ricordando a chi vedrà gli spot che l’impegno della Chiesa in uscita verso le necessità degli ultimi non si ferma. Così è stato negli ultimi trent’anni, da quando è in vigore il sistema dell’8xmille, e così è ancora oggi. Solo che le firme di ciascuno di noi diventano sempre più preziose e fondamentali.

Non solo Italia ma anche il resto del mondo. Dopo gli anni difficili della pandemia la campagna, quest’anno, vola all’estero per documentare come a Tosamaganga, in Tanzania, con il supporto delle firme la speranza sia giunta in aula e in corsia. Quanto è importante far conoscere ai contribuenti l’aiuto alle popolazioni più fragili del pianeta?

Lo è almeno quanto non lo sia far conoscere quello che facciamo per le strade delle nostre città, a servizio dei nuovi poveri, italiani o immigrati. Papa Francesco ci ha ricordato più volte che non viviamo solo in “un’epoca di cambiamenti”, ma stiamo attraversando un vero e proprio “cambiamento d’epoca”. Ci troviamo di fronte scenari complessi e problemi talmente grandi che richiedono risposte diversificate e non populistiche. Da sempre tra i progetti che noi finanziamo ci sono opere che mirano a raggiungere le popolazioni più provate e abbandonate del pianeta, per far crescere – lì dove queste persone sono – competenze e professionalità adeguate. L’ospedale di Tosamaganga, in cui abbiamo girato uno degli spot, ne è una testimonianza esemplare, proprio per come sono prese per mano e aiutate a crescere le giovani leve tanzaniane. Ciò non vuol dire che si possa trascurare il soccorso a chi comunque ha cercato una vita dignitosa e vivibile raggiungendo il nostro Paese in qualche modo. C’è lo spot di Tosamaganga ma c’è anche quello dell’accoglienza dei migranti a Roccella Ionica.

 E poi ci sono le migliaia di progetti che ogni anno si realizzano anche nelle nostre città: mense, doposcuola, empori solidali, centri di ascolto e case di accoglienza. Per quale ragione sostenete che le firme dei contribuenti per la Chiesa cattolica generino un “plus-valore” rispetto alla somma che ricevete dai fondi dell’8xmille?

Innanzitutto, c’è un aspetto intuitivo che è sotto gli occhi di tutti: i progetti finanziati con questi fondi si avvalgono, nella stragrande maggioranza dei casi, del contributo fondamentale di migliaia di volontari. Sono donne e uomini generosi che mettono a disposizione gratuitamente tempo, conoscenze e cuore e il loro apporto amplifica a dismisura i benefici di tutto quello che grazie ai fondi viene progettato, realizzato e scrupolosamente rendicontato. L’8xmille è un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi sul territorio, un sostegno concreto per i più fragili e un volano per la promozione di percorsi lavorativi (basti pensare alle opportunità lavorative derivanti da tanti progetti come gli orti sociali, le mense Caritas, i doposcuola per i bambini a rischio devianza, la manodopera specializzata per il restauro delle chiese). Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato credo che ci sarebbe un vuoto enorme.

La campagna rappresenta un viaggio tra le opere realizzate e illustra, anche attraverso le testimonianze dei protagonisti, storie di speranza, di misericordia e di riscatto sociale. Quali scelte comunicative hanno caratterizzato il vostro racconto?

Dopo un lungo periodo in cui gli spot dell’8xmille sono stati caratterizzati da uno stile molto riconoscibile e da alcune scelte di fondo, abbiamo deciso di innovare senza uscire dal solco di una tradizione comunque valida e consolidata. Abbiamo cercato di rendere la comunicazione più immediata e diretta, senza però abbandonare la cura quasi “cinematografica” della fotografia e del prodotto finito. Abbiamo continuato a raccontare le opere 8xmille senza far nessun uso di attori, perché i protagonisti degli spot sono operatori, volontari e fruitori delle opere che raccontiamo. D’altro canto, inevitabilmente, per la parte degli spot in cui si esemplificano dei gesti d’amore della nostra quotidianità non poteva che essere realizzata col contributo di alcuni attori. I racconti più dettagliati delle singole opere, però, che troverete nel sito 8xmille.it, sono fatti esclusivamente dai protagonisti stessi.

La comunicazione ormai non può prescindere da un uso quotidiano dei social. L’8xmille è molto presente sul web. Quali novità presenta questa campagna?

Anche in questo campo abbiamo cercato di accogliere l’invito ad essere Chiesa in uscita, che si impegna a raggiungere i propri interlocutori lì dove essi sono. Quindi non potevamo non rilanciare tutti questi messaggi anche lì dove ormai le persone trascorrono più tempo e intessono relazioni: i social, come lei ricordava. Siamo su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Al di là di qualsiasi scelta strategica, comunque, mi permetta di sottolineare che la cosa più importante rimane la consapevolezza delle nostre comunità e il loro supporto. L’8xmille fornisce carburante ad una macchina della carità immensa. Ogni comunità e ogni singolo cristiano devono sentirsene responsabili e devono offrire il proprio contributo perché le persone firmino e facciano firmare, mettendo a frutto le potenzialità di uno strumento di democrazia fiscale davvero straordinario.

Stefano Proietti

 

 

COME FIRMARE?

 

Scheda allegata al Modello CU

Chi può firmare?

Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Come scegliere?

Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU e:

  1. nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.
  2. Firmare anche nello spazio "Firma" posto in basso nella scheda.

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello CU, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del Modello REDDITI.

In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta:

1.         nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

2.         Firmare anche nello spazio "Firma" posto in fondo alla scheda nel riquadro “RISERVATO AI CONTRIBUENTI ESONERATI”

La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: cittadini – dichiarazioni ).

I tempi e modalità di consegna sono gli stessi di quelli previsti per la scheda allegata al Modello CU.

Quando e dove consegnare?

1. Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL'IRPEF” secondo una delle seguenti modalità:

-    presso qualsiasi ufficio postale . Il servizio di ricezione è gratuito. L’ufficio postale rilascia una apposita ricevuta.

-    ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Gli intermediari devono rilasciare, anche se non richiesta,una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta; inoltre hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.

2. Inoltre è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 novembre.

  

Modello 730

Premessa

Il modello 730 precompilato viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 30 aprile, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it. – area riservata )

Si può accedere a questa sezione utilizzando:

un’identità SPID – Sistema pubblico d’identità digitale;

CIE - Carta di identità elettronica;

una Carta Nazionale dei Servizi.

Il contribuente può accedere alla propria dichiarazione precompilata anche tramite il proprio sostituto che presta assistenza fiscale oppure tramite un intermediario (Caf o un professionista abilitato).

In questo caso deve consegnare al sostituto o all’intermediario un’apposita delega per l’accesso al 730 precompilato.

Per chi è messo a disposizione il modello 730 precompilato?

Il 730 precompilato è messo a disposizione dei contribuenti che – oltre ai redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati - possiedono altri redditi da dichiarare con questo modello e/o hanno oneri deducibili/detraibili, non hanno la partita IVA e possono avvalersi dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un CAF o di un professionista abilitato .

Modalità di presentazione

Presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate

Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle entrate deve anche compilare il modello 730 – 1 con la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef (anche se non esprime alcuna scelta).

Presentazione al sostituto d’imposta

Chi presenta la dichiarazione al proprio sostituto d’imposta deve consegnare la delega per l’accesso al modello 730 precompilato. Il medesimo sostituto acquisisce anche la scheda contenente la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef secondo le disposizioni indicate dallo specifico provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, previsto dall’art. 37, comma 2-bis, lettera c-bis) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, in materia di dematerializzazione delle schede relative alle scelte.

Presentazione al Caf o al professionista abilitato

Chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1 con la scelta, in busta chiusa.

Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta,indicando il codice fiscale ed i dati anagrafici.

Termine di presentazione

Il Modello 730 precompilato ed il modello 730-1 devono essere presentati al CAF o al professionista o al sostituto d’imposta entro il 30 settembre.

Inoltre, il contribuente può presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato e il 730-1 direttamente via internet entro il 30 settembre.

I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo.

 

Modello 730 ordinario (non precompilato)

Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie (utilizzando il modello 730 o il modello REDDITI).

Il contribuente per cui l’Agenzia delle entrate ha predisposto il modello 730 precompilato, ma ha percepito altri redditi che non possono essere dichiarati con il modello 730 (ad esempio redditi d’impresa), non può utilizzare il modello 730 precompilato, ma deve presentare la dichiarazione utilizzando il modello REDDITI ordinario o modificando il modello REDDITI precompilato.

Il contribuente per cui l’Agenzia delle Entrate non ha predisposto il modello 730 precompilato (ad esempio perché non è in possesso di alcun dato da riportare nella dichiarazione dei redditi) deve presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie utilizzando il modello 730, ove possibile, oppure il modello REDDITI.

A chi e quando si presenta

Il modello 730 ordinario, insieme al modello 730 1 – con la scelta ,può essere presentato al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato entro il 30 settembre

Modello REDDITI

La scelta viene effettuata utilizzando l’apposita scheda, presente all’interno del modello REDDITI, che è usata sia in caso di obbligo di presentazione della dichiarazione sia in caso di esonero.

Negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il Codice Fiscale e le generalità del contribuente.

Chi può firmare?

I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello REDDITI.

Come scegliere?

Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nell’apposito riquadro denominato "Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef “ posto nella scheda.

Quando e dove consegnare?

  1. Il modello REDDITI e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, professionista), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 30 novembre. È importante comunque ricordare all’intermediario fiscale la propria scelta per la destinazione dell’Otto per mille.
  1. Chi invece predispone da solo il modello REDDITI , deve effettuare la consegna via internet entro il 30 novembre , ovvero, se non è obbligato all'invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.


 

 

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