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Martina Pacini

Proseguono i lavori nella chiesa di Roncole Verdi

C’è molta soddisfazione tra gli abitanti di Roncole Verdi nel vedere la chiesa parrocchiale finalmente transennata per la ripresa dei lavori di restauro. Da oltre quattro anni infatti, l'edificio sacro è stato chiuso al culto per gravi lesioni in vari punti che l’hanno reso inagibile.
Con un provvedimento di somma urgenza erano state rinforzate le fondamenta sul lato prospiciente la strada. Ora deve essere fatto altrettanto dall’altra parte e attorno all’abside, come pure vanno risanate le volte tuttora puntellate.
Nei giorni scorsi la Soprintendenza di Bologna ha affidato l’appalto all’Impresa “Proservice Costruzioni” di Modena, la quale eseguirà anche la parte dei lavori resi possibili grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana. Si tratta infatti di un co-finanziamento di Stato e Chiesa Cattolica.
Il parroco don Luigi Guglielmoni ha ringraziato quanti hanno aiutato, a diverso titolo, ad arrivare a questo traguardo, superando tanti ostacoli: innanzitutto il Vescovo Ovidio Vezzoli con l’architetto Erika Abbati dell’Ufficio dei Beni culturali della Diocesi di Fidenza; la Soprintendenza di Bologna e quella di Parma-Piacenza con il funzionario architetto Emanuela Rossi; il sindaco Stefano Nevicati; i tecnici della parrocchia, ingegnere Maurizio Ghizzoni, gli architetti Giovanni e Simona Rossi, e gli ingegneri Paolo Manfredi e Alessandro Campanini.
Un grazie particolare ha poi rivolto ai parrocchiani, pazienti e disponibili ad adattarsi alle condizioni precarie delle attività pastorali. Infatti la S. Messa da tempo viene celebrata il sabato pomeriggio nella sala attigua alla chiesa, mentre in altre occasioni si celebra all’aperto o nella sala civica messa gentilmente a disposizione dall’Amministrazione comunale.

“Nel crogiuolo della speranza”: lectio divina nel tempo di Quaresima

“Nel crogiuolo della speranza” è il titolo della lectio divina nel tempo di Quaresima (Anno C) presieduta dal Vescovo Ovidio.
Cinque gli appuntamenti che avranno luogo in Cattedrale a Fidenza a partire dalle ore 20.30.
Il primo, “Con Gesù nel deserto” (Lc 4,1-13) è fissato per il 6 marzo;
il secondo, “Ascoltatelo!” (Lc 9,28-36) il 13 marzo;
il terzo, “Cambiare vita!” (Lc 13,1-9) il 20 marzo;
il quarto, “Padre di misericordia” (Lc 15,1-3.11-32) il 27 marzo;
l’ultimo, “Neanch’io ti condanno” (Gv 8,1-11) il 3 aprile.

CEI: no a polarizzazioni o giochi al ribasso sul fine vita

Il 19 febbraio scorso presso la sede di Circonvallazione Aurelia 50, si è riunita la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.

Pubblichiamo di seguito la Nota sul fine vita approvata durante i lavori.

Esprimiamo preoccupazione per recenti iniziative regionali sul tema del fine vita. Da ultimo, l’approvazione nei giorni scorsi della legge sul suicidio medicalmente assistito da parte del Consiglio Regionale della Toscana. Ricordiamo che “primo compito della comunità civile e del sistema sanitario è assistere e curare, non anticipare la morte” (Conferenza Episcopale del Triveneto, 2023). Anche perché “procurare la morte, in forma diretta o tramite il suicidio medicalmente assistito, contrasta radicalmente con il valore della persona, con le finalità dello Stato e con la stessa professione medica” (Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, 2024). Invitiamo a non fare “di questo tema una questione di ‘schieramento’, ma un’occasione per una riflessione profonda sulle basi della propria concezione del progresso e della dignità della persona umana” (Conferenza Episcopale della Toscana, 2025), avviando “un ampio confronto parlamentare che rappresenti il Paese e le reali necessità dei suoi cittadini, scevro da logiche di parte e possibili strumentalizzazioni” (Conferenza Episcopale della Puglia, 2022). Auspichiamo, pertanto, che nell’attuale assetto giuridico-normativo si giunga, a livello nazionale, a interventi che tutelino nel miglior modo possibile la vita, favoriscano l’accompagnamento e la cura nella malattia, sostengano le famiglie nelle situazioni di sofferenza. Ribadiamo, peraltro, che la legge sulle cure palliative non ha trovato ancora completa attuazione: queste devono essere garantite a tutti, in modo efficace e uniforme in ogni Regione, perché rappresentano un modo concreto per alleviare la sofferenza e per assicurare dignità fino alla fine, oltre che un’espressione alta di amore per il prossimo. Sulla vita non ci possono essere polarizzazioni o giochi al ribasso. La dignità non finisce con la malattia o quando viene meno l’efficienza. Non si tratta di accanimento, ma di non smarrire l’umanità.

La Presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana

In preghiera per Papa Francesco

La Presidenza della Cei rinnova la vicinanza delle Chiese in Italia a Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Policlinico A. Gemelli. Nell’affidare al Signore l’operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo Padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza. L’Ufficio Liturgico Nazionale ha preparato alcune intenzioni di preghiera da inserire nelle Celebrazioni Eucaristiche e nella Liturgia delle Ore. Le Chiese in Italia, dunque, invocheranno il Signore affinché “Papa Francesco, con l’aiuto della sua misericordia, trovi sollievo nella sua sofferenza”, sperimentando “la solidale vicinanza della comunità cristiana”, e perché “ristabilito in salute, continui la sua missione a servizio della Chiesa”.

 

Foto CEI

 

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