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Lettera di Papa Francesco ai cattolici di Terra Santa

Cari fratelli e sorelle,
da tempo vi penso e ogni giorno prego per voi. Ma ora, alla vigilia di questa Pasqua, che per voi sa tanto di Passione e ancora poco di Risurrezione, sento il bisogno di scrivervi per dirvi che vi porto nel cuore. Sono vicino a tutti voi, nei vostri vari riti, cari fedeli cattolici sparsi su tutto il territorio della Terra Santa: in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento.
La Pasqua, cuore della nostra fede, è ancora più significativa per voi che la celebrate nei Luoghi in cui il Signore è vissuto, morto e risorto: non solo la storia, ma neanche la geografia della salvezza esisterebbe senza la Terra che voi abitate da secoli, dove volete restare e dov’è bene che possiate restare. Grazie per la vostra testimonianza di fede, grazie per la carità che c’è tra di voi, grazie perché sapete sperare contro ogni speranza.
Desidero che ciascuno di voi senta il mio affetto di padre, che conosce le vostre sofferenze e le vostre fatiche, in particolare quelle di questi ultimi mesi. Insieme al mio affetto, possiate percepire quello di tutti i cattolici del mondo! Il Signore Gesù, nostra Vita, come Buon Samaritano versi sulle ferite del vostro corpo e della vostra anima l’olio della consolazione e il vino della speranza.
Pensandovi, torna alla memoria il pellegrinaggio che ho compiuto in mezzo a voi dieci anni fa; e faccio mie le parole che San Paolo VI, primo Successore di Pietro pellegrino in Terra Santa, rivolse a tutti i credenti cinquant’anni fa: «Il protrarsi dello stato di tensione nel Medio Oriente, senza che siano compiuti passi conclusivi verso la pace, costituisce un grave e costante pericolo, che minaccia non solo la tranquillità e la sicurezza di quelle popolazioni – e la pace del mondo intero – ma anche certi valori sommamente cari, per diversi motivi, a tanta parte dell’umanità» (Esort. Ap. Nobis in Animo).
Cari fratelli e sorelle, la comunità cristiana di Terra Santa non è stata soltanto, lungo i secoli, custode dei Luoghi della salvezza, ma ha costantemente testimoniato, attraverso le proprie sofferenze, il mistero della Passione del Signore. E, con la sua capacità di rialzarsi e andare avanti, ha annunciato e continua ad annunciare che il Crocifisso è Risorto, che con i segni della Passione è apparso ai discepoli e salito al cielo, portando al Padre la nostra umanità tormentata ma redenta. In questi tempi oscuri, in cui sembra che le tenebre del Venerdì santo ricoprano la vostra Terra e troppe parti del mondo sfigurate dall’inutile follia della guerra, che è sempre e per tutti una sanguinosa sconfitta, voi siete fiaccole accese nella notte; siete semi di bene in una terra lacerata da conflitti.
Per voi e con voi prego: “Signore, tu che sei la nostra pace (cfr Ef 2,14-22), tu che hai proclamato beati gli operatori di pace (cfr Mt 5,9), libera il cuore dell’uomo dall’odio, dalla violenza e dalla vendetta. Noi guardiamo te e seguiamo te, che perdoni, che sei mite e umile di cuore (cfr Mt 11,29). Fa’ che nessuno ci rubi dal cuore la speranza di rialzarci e di risorgere con te, fa’ che non ci stanchiamo di affermare la dignità di ogni uomo, senza distinzione di religione, di etnia o di nazionalità, a partire dai più fragili: dalle donne, dagli anziani, dai piccoli e dai poveri”.
Fratelli, sorelle, voglio dirvi: non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza.
So che i vostri Pastori, i religiosi e le religiose vi sono vicini: li ringrazio di cuore per quanto hanno fatto e continuano a fare. Cresca e risplenda, nel crogiolo della sofferenza, l’oro dell’unità, anche con i fratelli e le sorelle delle altre Confessioni cristiane, ai quali pure desidero manifestare la mia spirituale vicinanza ed esprimere il mio incoraggiamento. Tutti porto nella preghiera.
Vi benedico e invoco su di voi la protezione della Beata Vergine Maria, figlia della vostra Terra. Rinnovo l’invito a tutti i cristiani del mondo a farvi sentire il loro sostegno concreto e a pregare senza stancarsi, perché l’intera popolazione della vostra cara Terra sia finalmente nella pace.

Fraternamente,
Francesco

 

Foto: (Vatican Media/SIR)

A Busseto inaugurato il "Parco della Vita"

Il 22 marzo 2024 alle ore 10.30 è stato inaugurato il nuovo bosco urbano “Parco della Vita” frutto della collaborazione tra il Comune di Busseto, la Regione Emilia-Romagna, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma e l’Associazione Olimpiadi Verdiane. Un importante contributo economico alla realizzazione è arrivato da Sicim.  

Nel nome una mission: “Parco della vita”, per sottolineare l’importanza della tutela del benessere umano e dell’ambiente naturale in un’area rigenerata grazie all’impegno di istituzioni, cittadini e imprese del territorio. Venerdì 22 marzo 2024 alle ore 10.30 è stato inaugurato a Busseto (PR), vicino al Palazzetto dello Sport, un nuovo polmone verde: un intervento di forestazione urbana, nato dalla collaborazione fra Comune di Busseto, Regione Emilia-Romagna, Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, Associazione Olimpiadi Verdiane e azienda Sicim Spa. 2.054 gli alberi e arbusti messi a dimora su una superficie complessiva di oltre 1 ettaro, progetto che si è reso possibile nel quadro del bando “Mettiamo Radici per il Futuro”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, con l’ambizione di fare del proprio territorio il corridoio verde d’Italia attraverso la piantagione di quattro milioni e mezzo di alberi entro il 2025, uno per ogni residente. Più precisamente, il cofinanziamento della regione ha coperto il 75% dei costi dell’intervento di rimboschimento, mentre un importante contributo economico alla realizzazione è arrivato da Sicim, socio sostenitore del Consorzio. Il “Parco della Vita” accoglie oggi  tre foreste urbane unite da sentieri pedonali al suo interno, denominate “Bosco delle Api”, “Bosco dei Maggiolini” e “Bosco delle Libellule”  dove sono stati messi a dimora alberi (frassino, tiglio, farnia, acero campestre, bagolaro, orniello, rovere, roverella), arbusti come ad esempio, ginepro, prugnolo, rosa canina, ligustro, sambuco, olivello e ginestra, affiancati da varietà autoctone da frutto e/o da fiore (ciliegio, pesco, susino, melo, pero, albicocco, corniolo, sanguinello, sorbo, gelso) e ornamentali (liriodendro, liquidambar, ginkgo) tutte selezionate con l’obiettivo di favorire la biodiversità. Nel progetto il “Parco della Vita” di Busseto, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha creato anche una serie di fasce boscate, nella forma di siepi complesse, a ridosso dei sentieri interni da 1.435 piante, e ha realizzato un impianto di irrigazione a goccia, per favorire l’attecchimento e l’idratazione ottimale delle piante.

Secondo una stima del Consorzio, nei prossimi cinquant’anni, il “Parco della Vita” andrà ad assorbire ben 2.054 tonnellate di CO2. Il programma della giornata inaugurale ha visto gli interventi di Luca Concari, Assessore con delega ai lavori pubblici, urbanistica, verde pubblico e sport del Comune di Busseto, di Maria Paola Chiesi Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, di Barbara Lori Assessora ai Parchi e Forestazione della Regione Emilia-Romagna, e di Guido Cagnani, Vicepresidente di Sicim Spa. A seguire le classi superiori di I grado a indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo statale di Busseto hanno tenuto un piccolo concerto; gli educatori ambientali di Esperta hanno coinvolto gli alunni della scuola primaria del comune in una Outdoor Education & Playfull Experience sulla biodiversità del parco e in collaborazione con FISO, Orienteering Parma ASD è stato attivato un Laboratorio di Orienteering nel Bosco per gli studenti delle prime medie. Durante la mattinata sono state distribuite gratuitamente ai cittadini alberi e piante da fiore, nell’ambito del progetto della Regione Emilia -Romagna “Mettiamo Radici per il Futuro”.

«Sono particolarmente felice per la nascita del nuovo bosco urbano a Busseto, a dimostrazione di come la sinergia positiva tra Regione, Comune, Consorzio KilometroVerdeParma e aziende private funzioni molto bene – afferma Barbara Lori, Assessora ai Parchi e Forestazione della Regione Emilia-Romagna. I bussetani hanno, oggi, una grande ricchezza: un bosco non è soltanto ossigeno e azione di contrasto al riscaldamento climatico, un bosco è bellezza, è un’oasi d’ombra, è valore di biodiversità. Vogliamo continuare a far crescere il verde e le fasce boscate della nostra regione per migliorare il paesaggio, la qualità dell’aria e la vita delle persone».

«Gli alberi non migliorano solo l’estetica del paesaggio ma contribuiscono anche al benessere psicofisico delle persone grazie al loro potere terapeutico. L’intervento di forestazione di Busseto è stato uno dei più articolati dal punto di vista della progettazione e della messa in opera, realizzato con il supporto di un’ampia rete di collaborazioni che ha creduto nel progetto e in noi. - sottolinea Maria Paola Chiesi, Presidente del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma - Due gli importanti obiettivi raggiunti: la creazione di un nuovo polmone verde in grado di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in corso e la nascita di un’oasi di biodiversità e di verde urbano capace di rendere il contesto sempre più sano, vivibile e fruibile da parte dei suoi abitanti e visitatori».

«L'inaugurazione del Parco della Vita rappresenta un momento di grande gioia e orgoglio per la nostra comunità. - sostiene Stefano Nevicati, Sindaco di Busseto - Con la realizzazione di questo nuovo bosco urbano, non solo abbiamo ampliato il patrimonio arboreo di Busseto, ma abbiamo anche creato un'oasi di pace e benessere fruibile da tutti i cittadini. L'intervento di forestazione, realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, km Verde Parma e Sicim, assume un valore ancora più importante in un contesto di cambiamenti climatici e di crescente attenzione alla tutela dell'ambiente. Il Parco della Vita, infatti, non è solo un luogo di svago e relax, ma rappresenta anche un concreto impegno nella difesa del nostro ecosistema. Le tre foreste urbane e le fasce boscate che compongono il parco contribuiranno ad assorbire CO2, migliorando la qualità dell'aria che respiriamo. Inoltre, il parco offrirà alla cittadinanza un nuovo spazio per passeggiare, fare sport o semplicemente rilassarsi a contatto con la natura. Sono sicuro che il Parco della Vita diventerà presto un punto di riferimento per la nostra comunità, un luogo dove ritrovare armonia e benessere».

«L’Amministrazione Comunale di Busseto è entusiasta di inaugurare l’intervento di forestazione denominato “Parco della Vita”. - commenta Luca Concari, Assessore con delega ai lavori pubblici, urbanistica, verde pubblico e sport del Comune di Busseto - l’obiettivo, oltre al tema di miglioramento ambientale, è quello di riqualificare un parco che ha un enorme potenziale, vicino agli impianti sportivi e al Paese. La programmazione dell’Amministrazione è quella di potenziare negli anni questo Parco e renderlo funzionale per i nostri cittadini. Ringraziamo la Regione, il Consorzio KilometroVerdeParma e tutti gli sponsor che hanno supportato l’iniziativa».

«Sarà un giorno speciale per la nostra amata Busseto, in cui celebriamo tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per portare alla vita una nuova area verde – afferma Guido Cagnani, Managing Director e Vicepresidente di Sicim. - Siamo felici di aver partecipato al progetto promosso dal Comune di Busseto, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Associazione Olimpiadi Verdiane, con i quali si è costruita una rete di soggetti pubblici e privati, dimostrando la forza di un’intera comunità al lavoro per un obiettivo comune. In Sicim, siamo fieri di aver sostenuto la piena realizzazione del parco, un’azione concreta del nostro impegno nel proteggere e preservare le risorse naturali a favore della collettività».

Torna a Fidenza la gavetta del soldato Mario Gorreri

La gavetta del soldato Mario Gorreri è tornata a Fidenza dopo 82 anni. Nel corso di una cerimonia di restituzione avvenuta nel ridotto del Teatro “G. Magnani”, il cimelio è stato consegnato alla famiglia del reduce dell'ARMIR dal sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e dal Comandante Militare Esercito Emilia-Romagna, Col. Francesco Randacio.

La storia della gavetta è straordinaria, nella semplicità del sentimento di solidarietà umana che rivela. Nel 1942 Mario Gorreri è un militare di leva fidentino richiamato nel corpo degli autieri. Ha da poco compiuto 30 anni quando viene mandato sul fronte russo. Assieme a centinaia di migliaia di altri italiani si accinge a dare il proprio contributo in una guerra che avrà un esito disastroso per i nostri soldati. Gorreri è un ragazzo doppiamente fortunato, perché scamperà alla morte durante il servizio sul fronte orientale e perché verrà rimpatriato appena prima della terribile offensiva dell'Armata Rossa da cui scaturirà la disastrosa ritirata dei nostri. È proprio nel corso del servizio che Mario fa la conoscenza dei Prokhorov, la famiglia russa che gli darà asilo e aiuto in circostanze critiche per il militare. La riconoscenza per i Prokhorov è tanta che Gorreri lascerà al capofamiglia la propria gavetta d'alluminio. Come accadeva ai soldati di tutto il mondo, la gavetta di Mario era l'oggetto più personale del suo corredo militare. Infatti reca incisi il nome e cognome del proprietario, la sua data di nascita, la città di provenienza. Una sorta di carta d'identità istoriata con ingenui disegni tracciati con la punta di un chiodo. È forse il più genuino ricordo di sé che Gorreri lascia ai russi che hanno generosamente aiutato un nemico. Nel 2020, con un gesto di grande altruismo, i discendenti della famiglia Prokhorov hanno deciso che per la gavetta e per il suo carico di ricordi era giunto il tempo di tornare a casa, a Fidenza.

Grazie ad una ricerca durata nove mesi e condotta dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca, con la collaborazione del Comune di Fidenza, dell'Associazione Nazionale Alpini  sez. di Parma e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Sezione di Fidenza, nel febbraio del 2021 è stato possibile realizzare un collegamento in diretta tra i Prokhorov e i Gorreri. Le due famiglie si sono conosciute. In quella occasione Eugenio Gavrik, che ha sposato la nipote di Prokhorov, ha consegnato il cimelio all'Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca. Tutta la vicenda è stata riassunta da Annalisa Pretato e Maria Ptukhina dell'Istituto Italiano di Cultura di Mosca in un breve contributo audiovisivo. 

Oggi la gavetta che giunge nelle mani del rappresentante della famiglia Gorreri: Oreste, uno dei sei nipoti di Mario.

“Per la nostra comunità questa giornata è estremamente significativa– ha detto il sindaco Massari -. Fidenza ha compreso che questa storia racconta tanto della nostra terra. Ci dice che la buona pasta di cui è fatta la gente fidentina è riconosciuta anche a migliaia di chilometri da casa, persino in situazioni drammatiche. E poi quella di Mario Gorreri è una storia di solidarietà che non ha confini e non conosce nemici. Una lezione di umanità universale”.

Il Col. Randacio ha detto che “quella di Mario Gorreri e di tanti suoi commilitoni, è una storia che parla di Onore, di Sacrificio, di amor di Patria: sentimenti che, in quegli anni, accomunarono centinaia di migliaia di giovani partiti per un fronte lontano senza altra prospettiva se non quella di adempiere al Giuramento prestato. Al contempo, è anche una storia di amicizia tra persone che, a prescindere dal conflitto che divideva i loro popoli, seppero  aiutarsi in un momento di enorme difficoltà. Ed è forse questo il lascito più importante dell’intera vicenda: la possibilità che, anche nei momenti più bui, l’umanità trionfi sull'odio, la fratellanza sulle divisioni. Il soldato Gorreri e la famiglia Prokhorov ci esortano oggi, dopo più ottanta anni, a non dimenticarlo mai”.

Venerdì Santo: Via Crucis cittadina

Venerdì 29 marzo (Venerdì Santo) avrà luogo la tradizionale Via Crucis cittadina presieduta dal Vescovo Ovidio insieme ai sacerdoti del Vicariato urbano e suburbio.

Inizio alle ore 20.30 dalla parrocchia di San Francesco d'Assisi in Fidenza.

Giubileo a Busseto: itinerari per adulti

I genitori dei ragazzi del catechismo di Busseto hanno partecipato numerosi al “cammino” proposto in Collegiata per chi vuole vivere il Giubileo della Santa Croce, accordato dalla Penitenzieria Apostolica alla parrocchia di San Bartolomeo per l’anno in corso.

Queste le tappe vissute dai presenti: la contemplazione del Crocifisso ligneo del 1400, posto nella cappella iniziale a sinistra; la lode a Dio per gli evangelisti, gli apostoli e i santi cesellati nella Santa Croce del 1524 ad opera dei fratelli Jacopo Filippo e Damiano Da Gonzate; la sosta davanti all’ambone e all’altare del presbiterio; l’adorazione davanti alla cappella del Santissimo; il ringraziamento per il dono del Battesimo davanti al fonte battesimale; il canto delle litanie alla Vergine Maria davanti alla grotta di Lourdes e la richiesta dell’intercessione di San Giuseppe nell’apposita cappella a lui dedicata. Infine, l’invito a celebrare il sacramento della Riconciliazione in preparazione alla Pasqua.

L’itinerario con gli adulti, cui è connessa l’indulgenza alle condizioni stabilite dalla Chiesa, è stato guidato dal parroco don Luigi Guglielmoni e si è svolto in un contesto di preghiera a più voci con notizie storico-artistiche, canti, catechesi biblico-liturgica e invocazioni. Al termine i genitori si sono trasferiti all’oratorio, dove i figli si sono intrattenuti nel gioco e nella merenda.

Il percorso del Giubileo può essere vissuto anche individualmente o come famiglia o a piccoli gruppi.

Venerdì 29 marzo: Colletta per la Terra Santa

Venerdì 29 marzo torna la Colletta per la Terra Santa.

COSA E’ LA COLLETTA?

La Colletta pro locis sanctis è una delle raccolte obbligatorie (insieme a Obolo di S. Pietro il 29 giugno e la giornata Missionaria mondiale) a favore delle opere e delle necessità della Terra Santa.

QUANDO SI ORGANIZZA LA COLLETTA?

Il Venerdì Santo o in altro giorno della settimana santa designato dall’ordinario del luogo in tutte le chiese, gli oratori appartenenti al clero diocesano o religioso, si raccolga una colletta che sarà devoluta ai fratelli della Chiesa di Terra Santa, sia per il mantenimento dei santuari, ma soprattutto per le opere pastorali assistenziali, educative, sociali… I fedeli devono essere avvertiti con anticipo di questa iniziativa e della destinazione delle loro offerte.

A CHI VANNO LE OFFERTE?

I parroci e i religiosi consegneranno le offerte della Colletta pro locis sanctis al proprio Ordinario. Egli le consegnerà al Commissario di Terra Santa più vicino. Nel Nord Italia il Commissario è fra Gianluigi Ameglio.

Lettera del Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, per la Colletta del Venerdì Santo 2024

Carissime amiche, carissimi amici, il Signore vi dia pace. Dopo aver sperimentato più di due anni di incertezza a causa del Covid ed esserci illusi che fosse tornata la normalità, improvvisamente il 7 ottobre scorso siamo stati colti di sorpresa dallo scoppio di una nuova guerra in Terra Santa, che, oltre a fare migliaia di morti, ha nuovamente bloccato il flusso dei pellegrini, costretto per lunghi periodi i nostri ragazzi a non andare a scuola e lasciato senza lavoro molti nostri cristiani della Terra Santa, specialmente a Betlemme e in Palestina, ma anche nella Città Vecchia di Gerusalemme e in Israele. In questa situazione sentiamo il bisogno della vicinanza e della solidarietà dei cristiani di tutto il mondo. Anzitutto attraverso la preghiera, perché siamo convinti che solo l’azione della grazia di Dio può cambiare i cuori e volgerli al dialogo, alla riconciliazione e alla pace. Poi una solidarietà e vicinanza attraverso il pellegrinaggio. Infine, una vicinanza e una solidarietà anche attraverso la condivisione di risorse economiche, come frati della Custodia di Terra Santa è nostro compito, secondo il mandato della Santa Sede, prenderci cura dei luoghi santi, dimorarvi e farne luoghi di preghiera, essere accoglienti verso i fedeli locali e verso i pellegrini, e anche mettere in campo opere educative come le scuole, opere sociali come case per anziani e per le giovani famiglie, ambulatori e dispensari, opere di promozione umana attraverso la creazione di posti di lavoro. La Colletta del Venerdì Santo serve a coprire una parte di questi costi, grazie alla generosità dei fedeli di tutto il mondo, grazie alla vostra generosità. In questa occasione, noi frati della Custodia di Terra Santa ci facciamo mendicanti e ci rivolgiamo a voi perché il Venerdì Santo possa essere un giorno di solidarietà universale, un giorno in cui i cristiani di tutto il mondo si prendono concretamente cura della Chiesa madre di Gerusalemme, che in questo momento ne ha estremo bisogno. Per favore, dilatate il vostro cuore e aiutateci secondo le vostre possibilità, così anche noi potremo continuare a prenderci cura di questa Terra Santa e dei suoi figli.

Pace e bene!

Progetto Policoro: online il nuovo sito

È online il nuovo sito del Progetto Policoro: www.progettopolicoro.it. Insieme alla veste grafica, sono stati rivisti anche i contenuti, aggiornandoli secondo le rinnovate esigenze del Progetto. Il portale si articola intorno alle tre parole che ne definiscono l’identità – giovani, Vangelo e lavoro – e alle quali corrisponde un impegno specifico che, da quasi trent’anni, il Progetto porta avanti rappresentando, come ha ricordato il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, “uno degli avamposti più interessanti e partecipati del nostro Paese”.
Realizzato dal Servizio Informatico della CEI e IDS&Unitelm secondo le indicazioni emerse dal gruppo di lavoro formato dal Coordinamento nazionale, dall’Equipe nazionale di Formazione, da Inecoop e dalla Commissione comunicazione del Progetto Policoro, il portale presenta la complessità del Progetto che, fin dalle sue origini, costituisce un laboratorio di sinodalità, di formazione e di annuncio offerto ai giovani e alle comunità cristiane del nostro Paese. “Il nuovo sito – spiega il Coordinatore nazionale, don Ivan Licinio- cerca di raccontare una lunga storia che continua grazie all’impegno, alla passione e alla competenza di quanti hanno a cuore i giovani e credono fermamente che non siano il futuro ma il nostro presente sul quale ci giochiamo la tenuta sociale del nostro Paese e soprattutto la nostra credibilità di credenti quando riusciamo a realizzare la parola dell’apostolo Pietro negli Atti: ‘Quello che ho te lo do nel nome di Gesù, alzati e cammina!’”.
Attualmente sono 114 le Diocesi aderenti al Progetto e 166 sono i giovani coinvolti nell’animazione delle loro comunità locali per avviare processi di formazione e sensibilizzazione su una nuova cultura del lavoro, basata sui principi del Vangelo e della Dottrina sociale della Chiesa.
Il Progetto offre un percorso triennale di alta formazione pensato per fornire agli Animatori di Comunità gli strumenti per incontrare e accompagnare i giovani e i territori in un percorso che giunga a valorizzare la persona nella sua interezza e dignità, riscoprendone la vocazione al lavoro e aprendosi alla vita con le sue capacità professionali e imprenditoriali. Il Progetto Policoro porta il Vangelo tra le periferie della condizione lavorativa giovanile e rappresenta, così, un frutto di speranza alimentato dall’impegno pastorale della Chiesa in Italia, in particolare degli Uffici nazionali per i problemi sociali e il lavoro e per la pastorale giovanile e di Caritas Italiana.

Brillano le "Stelle d'InCanto" al teatro Magnani di Fidenza

Nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione del trentennale della scomparsa di Ilaria Alpi, la Direzione Didattica ha ricordato la giornalista nella serata “Stelle d’inCanto” che si è svolta il 19 marzo presso il Teatro Magnani di Fidenza.

L’evento ha visto l’esibizione del coro femminile “fuoridallerighe” e quella canora delle classi VA e VB  della scuola "De Amicis", dirette dalla maestra Versace Gabriella.

I ragazzi delle quinte hanno voluto ricordare la giornalista con due canti: “Quando una stella muore” di Giorgia e “La notte dei desideri”di Jovanotti.

I testi sono stati scelti per trasmettere un messaggio importante: Ilaria è come una stella che, anche se è stata uccisa, continua ad emanare una luce bellissima.

Nella canzone “La notte dei desideri” di Jovanotti è presente il tema del sogno e della capacità di avere grandi desideri come quello che ebbe ”Cristoforo Colombo il marinaio”. Egli ebbe il coraggio di gettarsi in un’impresa che sembrava impossibile  e che lo portò a scoprire un Continente nuovo, così anche Ilaria ritenne giusto partire per una missione importante che era quella di smascherare il traffico illegale di armi e di rifiuti tossici tra i Paesi industrializzati e la Somalia.

Ilaria è diventata per i bambini della Direzione Didattica un modello di donna tenace, coraggiosa e libera.

Al termine della serata i ragazzi delle quinte hanno donato diversi ritratti di Ilaria Alpi, fatti da loro stessi.

Le insegnanti hanno ricordato ai bambini che ognuno di loro può diventare una stella per gli altri, proprio come Ilaria.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Raffaele Mancuso, presentatore della serata, nonché promotore degli eventi organizzati in memoria di Ilaria Alpi.

Da Busseto pellegrini a Brescia

E' iniziato molto bene il primo dei pellegrinaggi promossi dalla parrocchia di San Bartolomeo in Busseto con amici e amiche di Fidenza e di Salsomaggiore Terme. Ben 58 persone hanno preso parte a una visita guidata alla città di Brescia, iniziando con la celebrazione della s. Messa da parte del parroco don Luigi Guglielmoni nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, dove il Papa San Paolo VI ha celebrato la sua Prima Messa. Poi la visita alla chiesa del Santo Corpo di Cristo, ai "Due Duomi", alla chiesa di San Francesco, al centro storico,  al Foro Romano e al Tempio, al Castello. 
Tutti i pellegrini sono stati positivamente colpiti dal patrimonio artistico, storico e spirituale della città, dall'accoglienza, dalla pulizia del centro storico abbellito anche da tanti fiori.
Le prossime mete saranno:
sabato 20 aprile a Pesaro, capitale italiana della cultura; sabato 18 maggio a La Verna, dove San Francesco d'Assisi ha ricevuto le stimmate; in giugno al Vittoriale, a Desenzano e a Sirmione.

Tutti possono partecipare, prenotandosi al n. 3281167935.

Fidenza: al via il progetto “La strada verso casa”

85 mila euro per sostenere l'emergenza abitativa delle famiglie. Una delle principali criticità segnalate a livello distrettuale, è infatti la difficoltà nella ricerca di una casa in locazione adeguata alle esigenze e alle capacità reddituali. D'altro canto si è evidenziata da parte dei proprietari di case una mancanza di fiducia verso i potenziali affittuari, non solo per l'incertezza di ricevere con regolarità il pagamento del canone di affitto, ma anche per la mancata conoscenza delle regole del corretto utilizzo dell'alloggio e della convivenza civile nei rapporti con gli altri inquilini.

Il Comune di Fidenza ha colto l'occasione offerta dal Bando 2023 “Inclusione e coesione” della Fondazione Cariparma per presentare un nuovo progetto denominato “La strada verso CASA - Percorsi guidati di accompagnamento all'abitare e al benessere abitativo” per un costo complessivo di 85.000 euro, di cui 8.500 euro di cofinanziamento e 76.500 euro quale contributo richiesto alla Fondazione stessa.

Le risorse disponibili sono destinate:

- per € 45.000,00 allo scorrimento della graduatoria fondo affitto 2022;

- per € 35.000,00 all'accompagnamento all'abitare;

- per € 5.000,00 a sostegno di famiglie in emergenza abitativa.

“Sono due i principali obiettivi che vogliamo raggiungere con questo progetto – ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Frangipane -: sostenere il maggior numero possibile di famiglie in difficoltà nel pagamento del canone di locazione in lista d'attesa nell'ultima graduatoria relativa al Fondo affitto (almeno 35 famiglie) e accompagnare i cittadini (oltre 100 famiglie), che intendono accedere  a un alloggio pubblico o privato, fornendo informazioni sulle opportunità abitative a canone sociale o agevolato, attive nel corso dell'anno nel territorio”.

E' prevista inoltre un'accurata attività di sostegno nella prima fase di accesso all'alloggio sociale per coloro che necessitano di un supporto nella redazione delle pratiche da avviare, per la conoscenza e condivisione delle regole condominiali, della buona gestione dell'alloggio e del migliore utilizzo degli spazi comuni, nonché interventi di prevenzione di situazioni conflittuali, anche mediante attività ludico-educative, mediazione linguistica, culturale e sociale.

La parte progettuale relativa allo scorrimento della graduatoria Fondo affitto è gestita, per conto del Comune, dall'Azienda Casa Emilia-Romagna di Parma (Acer Parma)  in quanto già gestore del Fondo a livello provinciale mentre la parte riguardante l'accompagnamento delle famiglie e la cura di particolari situazioni di conflittualità, che potrebbero verificarsi negli ambiti condominiali, è affidata all'Associazione Ciac di Parma, con esperienza pluridecennale nell'affiancamento e nell'inserimento sociale di persone e di famiglie con difficoltà.

Da lunedì 25 marzo il punto informazione “ABITARE” a cui i cittadini, sia proprietari sia potenziali inquilini, potranno rivolgersi per avere indicazioni e chiarimenti sulle attività previste dal progetto è a Fidenza in via Carducci n. 47 e sarà aperto al pubblico il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 12,30 oppure è contattabile per appuntamento al n. 0521 522080.

Alle famiglie in stato d'emergenza è stato riservato un budget complessivo di 5.000 euro, quale sostegno economico per le spese iniziali previste per la locazione di un alloggio e gli allacci alle utenze o ad ottemperare con regolarità al pagamento del canone di locazione nella prima fase di avvio del contratto. Le famiglie individuate in collaborazione con Asp “Distretto di Fidenza” saranno quelle per le quali verrà formulato un progetto socio-assistenziale condiviso e si trovano nelle condizioni di adulto solo con minori a carico in grave condizione di disagio, di persone vittime di maltrattamenti intrafamiliari, di nuclei familiari composti da uno o più componenti portatori di gravi patologie sanitarie appositamente certificate, di famiglie già collocate in strutture pubbliche a seguito di progetto dei servizi sociali oppure di nuclei di persone oltre i 65 anni in grave disagio socio sanitario.

Oltre a ciò, con un'integrazione di 10.000 euro, la Giunta comunale, su indicazione del Comitato di Distretto e in qualità di Comune capofila, ha approvato la prosecuzione del progetto “Benessere abitativo negli alloggi e negli edifici di E.R.P.”, da realizzarsi a favore delle famiglie per le quali emerga la necessità di un percorso di accompagnamento in occasione dell'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica o sociale in ambito distrettuale, in favore del benessere e delle buone relazioni nell'ambito delle convivenze condominiali degli edifici residenziali pubblici di proprietà dei Comuni del Distretto di Fidenza.

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