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Martina Pacini

Premio "Don Amos Aimi" 2024

Il Premio in memoria di don Amos Aimi, indimenticato archivista della curia vescovile, è giunto alla settima edizione. Anche quest’anno infatti il Comune di Fidenza bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio per opere relative alla storia di Fidenza e dei territori vicini, nel loro divenire nei secoli, pubblicate nell’ultimo decennio.

Il premio consisterà nella valorizzazione dell’opera individuata secondo le seguenti modalità:

  • evento di premiazione pubblica presso una sede dell’Amministrazione Comunale;

  • acquisto di numero 10 copie dell’opera finalizzata ad un processo di divulgazione;

  • inserimento nell’evento “Festa della Storia 2024” dedicato alla dimensione storico-letteraria;

I concorrenti dovranno presentare entro e non oltre il 7 ottobre 2024 alle ore 13:00, all’ufficio protocollo del Comune di Fidenza, piazza Garibaldi n. 1 – 43036 Fidenza (tel. 0524 517270), un plico, debitamente sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, con l’indicazione del mittente, indirizzato al Comune di Fidenza c/o Ufficio Cultura, con la seguente dicitura “Premio don Amos Aimi”.

Nel plico dovrà essere inserita la domanda di partecipazione secondo l’allegato modello, il curriculum del candidato, copia del documento di identità e una copia cartacea dell’opera presentata. Gli autori potranno concorrere con saggi, compendi e romanzi, relativi alla storia di Fidenza nel suo divenire nei secoli, già oggetto di pubblicazione negli ultimi 10 anni. Le opere dovranno essere state pubblicate in formato cartaceo.

La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà il 19 ottobre 2024, alle ore 11.00 presso il Palazzo Municipale.

Per informazioni: tel. 0524 517375 e- mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il 6 ottobre pagina speciale su "Avvenire"

Domenica 6 ottobre il quotidiano dei Vescovi “Avvenire” dedica un inserto speciale alla Diocesi di Fidenza in occasione della festa patronale di San Donnino Martire. L'inserto è curato dalla redazione del nostro settimanale.

Oltre alla presentazione della Lettera pastorale del Vescovo Ovidio sull’ascolto, l’inserto conterrà: il messaggio del nostro Pastore, alcune note circa il cammino sinodale e il Giubileo ordinario del 2025.

Pastorale giovanile CEI: un sussidio per preparare il Giubileo del 2025

“Pellegrini di Speranza” è il titolo del sussidio messo a disposizione dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei, in vista del Giubileo 2025, per accompagnare, spiega il responsabile don Riccardo Pincerato, “gli incaricati diocesani, gli educatori, gli insegnanti, i responsabili di associazioni, movimenti e istituti di vita maschile e femminile, fornendo strumenti e riflessioni che possano aiutare a far vivere pienamente l’esperienza giubilare”. Si tratta, aggiunge, di “un’occasione unica per approfondire la nostra fede e riscoprire la speranza cristiana”.

Citando la bolla di indizione “Spes non confundit” di Papa Francesco, don Pincerato ricorda che “speranza e fede sono quasi intercambiabili, entrambe centrali per la vita cristiana. La crisi di fede nel mondo moderno è anche crisi di speranza, e questo Giubileo rappresenta un’opportunità unica per rimettere al centro delle nostre vite l’incontro con Dio”.

Tra i temi e parole chiave del sussidio, illustrati dal responsabile del Snpg, si annoverano “coraggio, soglia, riscatto, abito, libertà e responsabilità, coscienza, senso e con-senso, scoperta, promessa, popolo, gioia piena e abbraccio”. Nelle pagine del sussidio sarà possibile trovare anche “un approfondimento sulla storia del Giubileo, alcune proposte di cammini verso Roma, approfondimenti biblici, culturali, laboratoriali attorno alle parole-chiave, alcuni schemi liturgici per vivere al meglio il pellegrinaggio, l’attraversamento della Porta Santa e la riconciliazione”.

Il materiale del sussidio è stato coordinato da Snpg e realizzato in collaborazione con Caritas, Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, Ufficio liturgico nazionale, Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università, Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, Fondazione Missio Giovani, Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità.

“Il nostro fine ultimo – conclude don Pincerato che firma l’introduzione del sussidio – è accompagnare: accompagnare i pellegrini a sentirsi amati da sempre e per sempre come figli di Dio ed essere al loro fianco nell’esperienza secolare di popolo in cammino. Il sussidio è una parte di questo cammino, è uno strumento che potrebbe aiutare a prepararsi per vivere questa esperienza".

A Castelguelfo celebrazione in onore della "Madonna del Soldato"

Nella chiesa romanica parrocchiale di Castelguelfo, dedicata a santa Maria Maddalena, collocata sulla Via Emilia lungo il percorso Francigeno su cui passavano i pellegrini diretti a Roma, domenica 6 ottobre  si celebrerà, come da 83 anni, la festa della Madonna del Rosario con un triplo appuntamento.

Era il 1941, e nel secondo anno di guerra parecchi giovani di Castelguelfo avevano lasciato il paese chiamati alle armi. Enrico Melegari, un castelguelfese generoso e combattente di Vittorio Veneto, divenne il “papà” di tutti i soldati castelguelfesi: si interessava della loro sorte, scriveva, teneva i contatti con le famiglie dei soldati, visitava i feriti. Sono proprio i “suoi” ragazzi a suggerirgli di organizzare  la prima domenica di ottobre una solenne processione, in occasione della festa della Beata Vergine del Rosario, con la statua della Madonna per implorare la sua protezione su tutti i giovani combattenti e per chiedere la pace. Nasce così, nel 1941, la Festa della “Madonna del soldato”. Il cav. Melegari – mancato nel 1986 – per oltre 30 anni fu presidente dell’Associazione Combattenti e reduci di Fontevivo, ed in occasione della “Madonna del soldato” ricordava uno ad uno i castelguelfesi caduti in guerra, i cui nomi sono incisi in una lapide affissa nella “cappella dei caduti” all’interno della chiesa. La “Madonna del Soldato” non è la Madonna della guerra, ma della pace, della negazione di ogni violenza e dell'oppressione di ogni persona, per riaffermare il bene prezioso dell’unità e della fratellanza in un mondo sempre più lacerato da odio.

Oltre ad essere una storica festa del paese, è un momento religioso e civile molto sentito dalla popolazione, cui partecipano ogni anno numerosi strajè castelguelfesi e l’Associazione Combattenti e reduci di Fontevivo che con i propri labari continua ad onorare e fare memoria di chi ha sacrificato la vita per un ideale di pace e libertà. Domenica 6 ottobre alle ore 10 verrà celebrata la s. Messa per implorare la pace nel mondo, cui seguirà la solenne processione con la statua della Beata Vergine del Rosario.

Nel pomeriggio, alle 16.45 conversazione, a cura della dott.ssa Giulia Greci, guida turistica certificata, che esalterà alcune caratteristiche della chiesa romanica con un inedito intreccio delle figure della Maddalena e di san Francesco dal punto di vista storico ed artistico. Alle 17.30  rappresentazione “Cantico di san Francesco”, dove con parole e musica  viene portata in scena la vita di San Francesco dall’attrice Maria Antonietta Centoducati insieme a Carla They all’arpa e Matteo Salerno al flauto. Il racconto delle tappe della vita del Santo verrà  scandito da musiche di Bach, Mozart, Vivaldi, Frescobaldi ed alcune fantasie medievali.  

L’evento ha il patrocinio e contributo del Comune di  Fontevivo, il patrocinio del comune di Noceto e il sostegno della Ditta Azzali.

Ingresso libero e gratuito; per l’evento del pomeriggio causa il ridotto numero di posti è consigliata la prenotazione via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o whatsapp: 349-4551781. 

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