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Il ricordo di Pierina Belli nelle parole del pronipote Egidio

Il 19 ottobre 1949 la Camera di Commercio, industria e agricoltura di Piacenza scrive al comune di Castelvetro Piacentino, chiedendo «[…] se la S.A. Cooperativa Lavoratrici dell’Ago, iscritta al n° 5204 del Registro delle ditte, con sede in frazione Croce S. Spirito, ha cessato o meno la sua attività. Dalla denuncia di esercizio presentata a suo tempo, risulta presidente tale Belli Pierina di Armando».

Al di là dell’errore nel nome, che invece di Armando era Alessandro, la Belli Pierina in questione era la mia prozia (anzi, pro-prozia, essendo zia di mio nonno) che, dopo aver fondato nel 1908 l’Unione Donne di Azione cattolica nella diocesi di Fidenza e a Croce S. Spirito, con l’aiuto di Mons. Allegri, nel 1912 fa aprire un asilo infantile con annessa una scuola di lavoro, fonda un Oratorio femminile e un teatrino funzionante nel 1913.

Durante la Grande guerra fonda l’ufficio “Notizie per militari e loro famiglie” e coordina la raccolta di mezzi e di indumenti per le famiglie bisognose Nel 1918 fonda la Gioventù Femminile di A.C. diocesana. Successivamente è segretaria del comitato “Profughi della disfatta di Caporetto”. Con padre Enrico Mauri lavora all’Opera “Madonnina del Grappa” per l’assistenza alle madri e alle vedove di guerra. Fonda una sezione dell’Opera a Castelvetro. Subito dopo la prima guerra mondiale aveva istituito, sempre a Corce S. Spirito, una biblioteca, un cinema, un doposcuola e la “Cooperativa Lavoratrici dell’Ago”. Finisce la Grande Guerra, inizia e finisce anche la Seconda guerra mondiale e Pierina Belli torna in “prima linea” con gli uffici notizie per i militari e le famiglie e con l’assistenza ai figli dei soldati al fronte. E arriviamo così al 1949, a quel 27 ottobre quando il comune di Castelvetro Piacentino invita Pierina Belli a presentarsi nell’ufficio segreteria. Lei risponde così: «Croce S. Spirito 28 ottobre 1949. Egregio Sig. Segretario, un impegno mi vieta di venire in ufficio come da invito in data 27/10. Le mando indicazioni per iscritto circa la Cooperativa dell’ago esistita in Croce vari anni or sono. Per le tassazioni ingiuste e retroattive imposte dal governo di allora (1926) appunto ideate (illeggibile) per far cadere le cooperative, anche la nostra non ha più potuto sostenersi ed è finita. Siccome ha avuto una specie di fallimento il curatore ne è stato il Dott. Marcello Dresda che della cessazione ha dato avviso ai competenti uffici, compreso il comune di Castelvetro il quale, forse, non avrà tenuto conto della comunicazione. Non ci sono altre notizie infrastanti al riguardo. La Cooperativa (Lavoratrici dell’ago ndr.) era stata istituita da sarte e cucitrici per economia nell’acquisto di generi di loro prima necessità. La ringrazio vivamente. Dev. Pierina Belli».

Nel frattempo, in tutti quegli anni, Pierina aveva continuato la sua personalissima “missione” e stava sostenendo con tutte le sue forze il seminario di Fidenza. Nel suo testamento spirituale ha scritto: «Ringrazio commossa il Signore, che accettando la mia nullità e un dolorosissimo sacrificio volontario, ha cosparso di grazie il mio cammino, nella mia diocesi e nella nostra Italia meravigliosa (continente ed isole) permettendomi di lavorare per Lui e la Sua Santa Chiesa, animando e sorreggendo la mia incapacità e dandomi sempre rassegnazione e pace nelle prove della vita. Amate Dio, amatevi fra di Voi e avrete la pace. Mi perdonino tutti se a volte li ho scontentati, pur amandoli molto». Oggi Pierina Belli è Serva di Dio.

                                                                                                 Egidio Bandini

Busseto, tutta la comunità in lutto per la morte sul lavoro di Maurizio Giordano

Si è svolta all’aperto, in un clima di grande commozione e di vero raccoglimento, la preghiera in suffragio di Maurizio Giordano, proprio nel luogo in cui si è verificato il tragico incidente nel quale ha perso la vita. La direzione dell’azienda Ibis, leader nel settore degli insaccati, il cui stabilimento si trova alle porte di Busseto, ha proposto alle maestranze di fermarsi nel pomeriggio dopo il turno di lavoro per fare memoria del tragico evento verificatosi sabato 8 luglio scorso. A questo desiderio hanno risposto in molti.
L’operaio, stimato dipendente di una ditta che stava eseguendo alcuni lavori di ampliamento dell’azienda, per cause ancora al vaglio degli inquirenti è caduto da un’impalcatura metallica, alta una decina di metri.
Il parroco don Luigi Guglielmoni ha ringraziato il dottor Mauro Fara e il dottor Silvano Pisotti, della direzione dell’Ibis, per la significativa proposta di ritrovarsi a pregare e le numerose maestranze che hanno accolto l’invito.
“Mi piacerebbe molto poter ascoltare da voi i pensieri, i sentimenti e le considerazioni scaturiti nel vostro cuore in questi giorni. Avrei sicuramente tanto da imparare. Il Signore, che vede nel segreto, ha tutto ben presente. Siamo qui, ognuno con l’umanità e la fede di cui è capace, per affidare al Signore della vita Maurizio, la sua sposa, i suoi figli e quanti ne piangono la prematura e improvvisa scomparsa. In un solo mese abbiamo dato l’ultimo saluto a ben due vittime sul lavoro nel nostro territorio”, ha detto don Luigi.
Poi la preghiera: “Signore, che per anni hai lavorato a Nazaret, ti chiediamo di benedire questa azienda e tutti i luoghi di lavoro nei quali le persone trovano occupazione, dignità e sostentamento. Aiuta ciascuno di loro a dare il meglio di sè nel rispetto delle norme di sicurezza per la salvaguardia della vita propria e altrui per evitare infortuni e la perdita di vite umane. Il suo sacrificio ci sia di monito. Il pensiero a Maurizio e ai suoi cari, privati della sua preziosa presenza, ravvivi in noi la solidarietà e la ricerca di un punto certo cui aggrappare la nostra vita, ogni giorno, per qualunque evenienza”.

In partenza i ragazzi della Diocesi che parteciperanno alla GMG di Lisbona

Partiranno da Fidenza nella notte tra sabato 29 e domenica 30 luglio i 70 ragazzi della Diocesi emiliana che prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Saranno accompagnati da don Roger Ankou (Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile), don Armand, don Damien, don Davide insieme ai seminaristi Vincenzo e Fabrizio e a Daniel Cardenas (Missionari Identes di Busseto). Una s. Messa, per accompagnare i ragazzi, i sacerdoti e gli educatori, sarà celebrata il 29 luglio alle ore 22 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Fidenza. Poi, partenza in autobus alla volta di Lourdes per la visita ai luoghi mariani e il pernottamento. Il giorno successivo la delegazione partirà alla volta di Lisbona per vivere momenti indimenticabili insieme a migliaia di giovani. Ripartiranno la sera del 6 agosto con destinazione Catalogna: dopo la visita all’eremo di Montserrat il viaggio proseguirà verso Barcellona con una sosta ad Avignone prima del rientro a Fidenza.

Il vescovo, mons. Ovidio Vezzoli, che non potrà essere presente perché impegnato nel pellegrinaggio diocesano in Turchia, accompagnerà il viaggio dei giovani con la preghiera. Tanti gli appuntamenti promossi in Diocesi in preparazione a questa importante occasione: la GMG Diocesana celebrata nella chiesa di Soarza, la Via Crucis, la Veglia di Pentecoste e più recentemente il Mandato ai partecipanti. A tutti questi appuntamenti è stato presente il Vescovo Ovidio che, rivolgendosi ai giovani, ha ricordato: “Nessuno di voi parte semplicemente da solo: c’è una comunità che vi accompagna. Sentitela dunque vicina nella preghiera perché state per vivere un’esperienza unica nel suo genere anche a nome di tutta la comunità. In questo dono sono presenti tanti volti, tante storie che hanno fatto in modo che voi poteste partecipare a questa esperienza. Mi auguro che quando tornerete nelle vostre comunità nulla di quanto avrete vissuto andrà perduto”.

Il kit (che contiene vari oggetti utili alla preghiera e alla permanenza a Lisbona tra cui: un telo plastificato, la radio per le traduzioni, la torcia, la bandana blu con lo stemma dell’Italia da indossare o scambiare con i giovani degli altri Paesi. E ancora la bandiera dell’Italia per riconoscersi nella folla, il diario di viaggio con i canti, le preghiere e gli approfondimenti per prepararsi al cammino, il cappellino e infine la croce, che viene dalla Palestina) è stato assemblato e consegnato nei giorni scorsi.

Non resta quindi che augurare ai nostri giovani: buona GMG nell’incontro con Dio e con i fratelli!

Busseto, ripulita l’area antistante l’antica chiesa di Santa Maria

Alcuni giovani e adulti insieme al parroco don Luigi Guglielmoni hanno ripulito l’area circostante l’antica chiesa di Santa Maria a Busseto, dove si sposarono i genitori di Giuseppe Verdi.
Tante le persone che hanno ringraziato i volontari per questa bella iniziativa nei confronti dell’antica chiesa che più volte all’anno viene ancora aperta al culto: per la festa dell’Annunciazione, per la processione del Venerdì Santo con il “Cristo morto” e le domeniche del mese di maggio.
Il parroco ha ringraziato i giovani, sempre molto disponibili, che insieme a Giuseppe Briguglio, Aldo Ticchi e Giorgio Faroldi hanno aderito all’appello lanciato al termine della s. Messa festiva. Ringraziamenti sono stati espressi anche a Ivano Bonini, custode della chiesa, e alla famiglia Uriati, che provvede a impreziosire con fiori la facciata dell’edificio sacro.

Giornata Mondiale della Gioventù: sono 65mila i giovani italiani a Lisbona

Sono 65mila i ragazzi italiani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, in programma dall’1 al 6 agosto. Ad accompagnarli 106 Vescovi insieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori. 

Nella capitale portoghese, la delegazione azzurra – che vede rappresentate 180 Diocesi - avrà come punto di riferimento “Casa Italia”, un luogo dove trovare informazioni e materiali, risolvere problemi, oltre che per incontrarsi, stare insieme e condividere esperienze, anche con chi è rimasto a casa o sui social grazie al wifi gratuito. 

Ubicata in una scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti in rua Artilharia, a “Casa Italia” – che sarà ben riconoscibile grazie agli allestimenti ideati e realizzati dagli studenti dell’Accademia di arti grafiche del Patronato San Vincenzo di Bergamo – saranno operativi la segreteria del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili dei gruppi, un ufficio dell’Ambasciata e un presidio medico. Presente anche lo staff dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI che racconterà la Gmg sul sito https://gmg.chiesacattolica.it/ e supporterà giornalisti e operatori dei media italiani inviati a Lisbona. L’accoglienza sarà garantita da una trentina di volontari, provenienti da tutta Italia. 

Ad inaugurare il “quartier generale tricolore” a Lisbona sarà Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, domenica 30 luglio alle 12 (ora portoghese). 

Rispetto al programma ufficiale della Gmg, i ragazzi italiani parteciperanno dal 2 al 4 agosto alle catechesi che saranno tenute dai Vescovi nei luoghi di alloggio dei pellegrini. Il 2 agosto, alle 20 (ora portoghese), il Passeio Maritimo de Algés ospiterà la Festa degli italiani, un momento di condivisione e riflessione trasmesso in diretta da Tv2000 a partire dalle 21 (ora italiana). 

L’esperienza della compagine azzurra verrà documentata da Avvenire, Tv2000, InBlu2000 e Agenzia Sir con servizi dedicati, speciali e dirette. Informazioni e aggiornamenti in tempo reale anche sui social della Pastorale giovanile e della Conferenza Episcopale Italiana. 

“Il coinvolgimento delle Diocesi, che da mesi si preparano a questo appuntamento, e la grande partecipazione dei ragazzi – sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della CEI - raccontano di una Chiesa viva e più giovane di quanto immaginiamo. Quella di Lisbona sarà un’esperienza particolare per diversi motivi: innanzitutto, la generazione che vi prende parte, per questioni anagrafiche, non ha mai vissuto qualcosa di simile ma viene dalla sofferenza della pandemia; inoltre, è la prima volta che l’incontro mondiale dei giovani si svolge in un Continente in cui è in atto una guerra. Ogni Gmg è un grande laboratorio: culture, lingue, provenienze diverse aprono il cuore alla comprensione dell’esistenza stessa. Questa edizione, in particolare, servirà anche a rigenerare la fiducia negli altri, la consapevolezza che dipendiamo gli uni dagli altri, che abbiamo bisogno di riconoscere nell’altro un fratello e che vale la pena mettersi in gioco. E di farlo, come ci ha ricordato Papa Francesco, con quella mistica del cammino che è sempre vicino agli altri e non da soli”.

Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: s. Messa in Cattedrale

L'importante Giornata sarà ricordata in tutte le parrocchie della Diocesi.
Domenica 23 luglio alle ore 11 in Cattedrale a Fidenza il parroco don Gianemilio Pedroni presiederà la s. Messa in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da Papa Francesco per celebrare la figura dei nonni, la loro influenza sociale e la memoria liturgica (26 luglio) dei santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria, nonni di Gesù e patroni dei nonni.
 
A causa del perdurare di temperature e condizioni climatiche estreme che possono causare disagio alle persone in stato di fragilità, ma volendo far sì che tutti possano in egual modo prendere parte alla celebrazione eucaristica nella preghiera e nella fraternità, per la s. Messa delle ore 11 in Cattedrale sarà attivo il servizio di diretta streaming sul canale Youtube "Diretta Cattedrale San Donnino Fidenza".

23 luglio: Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DELLA
III GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

23 luglio 2023

«Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50)

Cari fratelli e sorelle!

«Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50): è questo il tema della III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. È un tema che ci riporta a un incontro benedetto: quello tra la giovane Maria e la sua anziana parente Elisabetta (cfr Lc 1,39-56). Questa, ricolma di Spirito Santo, rivolge alla Madre di Dio delle parole che, a distanza di millenni, ritmano la nostra preghiera quotidiana: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo» (v. 42). E lo Spirito Santo, già disceso su Maria, le suggerisce di rispondere con il Magnificat, nel quale proclama che la misericordia del Signore si estende di generazione in generazione. Lo Spirito Santo benedice e accompagna ogni fecondo incontro tra generazioni diverse, tra nonni e nipoti, tra giovani e anziani. Dio, infatti, desidera che, come ha fatto Maria con Elisabetta, i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti. Ma, anzitutto, il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade.

È bella, quest’anno, la vicinanza tra la celebrazione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani e quella della Gioventù; entrambe hanno come tema la “fretta” di Maria (cfr v. 39) nel visitare Elisabetta, e ci portano così a riflettere sul legame tra giovani e anziani. Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande. L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino. Insomma, la visita di Maria ad Elisabetta e la consapevolezza che la misericordia del Signore si trasmette da una generazione all’altra rivelano che non possiamo andare avanti – e neppure salvarci – da soli e che l’intervento di Dio si manifesta sempre nell’insieme, nella storia di un popolo. È Maria stessa a dirlo nel Magnificat, esultando in Dio che ha operato meraviglie nuove e sorprendenti, fedele alla promessa fatta ad Abramo (cfr vv. 51-55).

Per meglio accogliere lo stile dell’agire di Dio, ricordiamo che il tempo va abitato nella sua pienezza, perché le realtà più grandi e i sogni più belli non si realizzano in un attimo, ma attraverso una crescita e una maturazione: in cammino, in dialogo, in relazione. Perciò chi si concentra solo sull’immediato, sui propri vantaggi da conseguire rapidamente e avidamente, sul “tutto e subito”, perde di vista l’agire di Dio. Il suo progetto di amore attraversa invece il passato, il presente e il futuro, abbraccia e mette in collegamento le generazioni. È un progetto che va oltre noi stessi, ma nel quale ciascuno di noi è importante, e soprattutto è chiamato ad andare oltre. Per i più giovani si tratta di andare al di là dell’immediato nel quale ci confina la realtà virtuale, la quale spesso distoglie dall’azione concreta; per i più anziani si tratta di non soffermarsi sulle forze che s’indeboliscono e di non rammaricarsi per le occasioni perse. Guardiamo avanti! Lasciamoci plasmare dalla grazia di Dio che, di generazione in generazione, ci libera dall’immobilismo nell’agire e dai rimpianti del passato!

Nell’incontro tra Maria ed Elisabetta, tra giovani e anziani, Dio ci dona il suo futuro. Il cammino di Maria e l’accoglienza di Elisabetta aprono infatti le porte al manifestarsi della salvezza: attraverso il loro abbraccio la sua misericordia irrompe con gioiosa mitezza nella storia umana. Vorrei allora invitare ciascuno a pensare a quell’incontro, di più, a chiudere gli occhi e a immaginare, come in un’istantanea, quell’abbraccio tra la giovane Madre di Dio e l’anziana madre di San Giovanni Battista; a rappresentarlo nella mente e a visualizzarlo nel cuore, per fissarlo nell’anima come una luminosa icona interiore.

E invito poi a passare dall’immaginazione alla concretezza nel fare qualcosa per abbracciare i nonni e gli anziani. Non lasciamoli soli, la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici. Sì, sono gli anziani a trasmetterci l’appartenenza al Popolo santo di Dio. La Chiesa, così come la società, ha bisogno di loro. Essi consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro. Onoriamoli, non priviamoci della loro compagnia e non priviamoli della nostra, non permettiamo che siano scartati!

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani vuol essere un piccolo segno delicato di speranza per loro e per la Chiesa intera. Rinnovo perciò il mio invito a tutti – diocesi, parrocchie, associazioni, comunità – a celebrarla, mettendo al centro la gioia traboccante di un rinnovato incontro tra giovani e anziani. A voi giovani, che vi state preparando a partire per Lisbona o che vivrete la Giornata Mondiale della Gioventù nei vostri luoghi, vorrei dire: prima di mettervi in viaggio andate a trovare i vostri nonni, fate una visita a un anziano solo! La sua preghiera vi proteggerà e porterete nel cuore la benedizione di quell’incontro. A voi anziani chiedo di accompagnare con la preghiera i giovani che stanno per celebrare la GMG. Quei ragazzi sono la risposta di Dio alle vostre richieste, il frutto di quel che avete seminato, il segno che Dio non abbandona il suo popolo, ma sempre lo ringiovanisce con la fantasia dello Spirito Santo.

Cari nonni, cari fratelli e sorelle anziani, che la benedizione dell’abbraccio tra Maria ed Elisabetta vi raggiunga e colmi di pace i vostri cuori. Vi benedico con affetto. E voi, per favore, pregate per me.

Roma, San Giovanni in Laterano, 31 maggio 2023, Festa della Visitazione della B.V. Maria.
 

Papa FRANCESCO

Mariano, il 23 luglio s. Messa con il Vescovo e processione

Domenica 23 luglio in occasione della solennità della Beata Vergine del Carmelo, il Vescovo Ovidio presiederà la celebrazione eucaristica nella chiesa di Mariano alle ore 17. Allieterà la s. Messa la corale “Il pellegrino” diretta dal maestro G. Pedrini.

Al termine della celebrazione avrà luogo la processione con la statua della Beata Vergine del Carmelo e, a seguire, un momento conviviale.

Card. Zuppi a Washington: il comunicato della Santa Sede

Pubblichiamo il Comunicato della Santa Sede, diffuso a conclusione della visita a Washington del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, quale Inviato di Papa Francesco.

Nei giorni 17-19 luglio, S. Em.za il Card. Matteo Zuppi, Inviato del Santo Padre, si è recato in visita a Washington, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, al fine di proseguire la missione affidatagli da Papa Francesco e in tale ambito incontrare il Presidente degli Stati Uniti, Joseph R. Biden.
Al suo arrivo, la sera del 17 luglio, presso la Nunziatura Apostolica, Sua Eminenza ha avuto un colloquio con S.E. Mons. Timothy Broglio, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, durante il quale sono state scambiate alcune riflessioni sulla guerra in Ucraina e sulle iniziative della Santa Sede a favore delle vittime e della pace.
La mattina successiva, presso il Rayburn House Office Building, la Delegazione Vaticana, integrata dal Nunzio Apostolico, S.E. Mons. Christophe Pierre, e dal Rev.do Mons. Séamus Patrick Horgan, Consigliere della Nunziatura Apostolica, ha incontrato alcuni membri della Commissione sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki Commission) del Governo degli Stati Uniti, ai quali ha presentato la natura e lo svolgimento della missione affidata ad essa dal Papa, riflettendo insieme sulle modalità in cui la si sarebbe potuta rendere più efficace.
Il pomeriggio del medesimo giorno, l’Inviato Pontificio e gli altri membri della Delegazione, si sono recati alla Casa Bianca, dove sono stati ricevuti dal Presidente Joseph R. Biden, al quale il Cardinale Zuppi ha consegnato una lettera del Santo Padre, sottolineando il dolore del Papa per la sofferenza causata dalla guerra. L’incontro, iniziato poco dopo le ore 17:00 e durato oltre un’ora, si è svolto in un clima di grande cordialità e di ascolto reciproco. Durante il colloquio è stata assicurata la piena disponibilità a sostenere iniziative in ambito umanitario, particolarmente per i bambini e le persone più fragili, sia per dare risposta a tale urgenza che per favorire percorsi di pace.
Il 19 luglio mattina, la Delegazione vaticana ha partecipato al Senate Prayer Breakfast, presso la sede del Congresso degli Stati Uniti, durante il quale il Cardinale Zuppi ha avuto l’opportunità di informare i partecipanti sugli incontri avuti durante le varie tappe della sua missione di pace. Nel corso dell’incontro è stato espresso apprezzamento per gli sforzi della Santa Sede ed è stata sottolineata la responsabilità di ognuno nell’impegnarsi per la pace.

 

Foto: CEI

Il Presidente Mattarella e il Card. Parolin al convegno “Il Codice di Camaldoli”

Sarà il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, a celebrare domenica 23 luglio la Santa Messa conclusiva del Convegno “Il Codice di Camaldoli”, in programma al Monastero di Camaldoli (Ar).

L’evento si aprirà venerdì 21 luglio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la prolusione del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, e la relazione introduttiva di Tiziano Torresi, dell’Università degli Studi Roma Tre.
Promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Comunità di Camaldoli, dalla Conferenza Episcopale Toscana, da Camaldoli Cultura e da Toscana Oggi, l’iniziativa intende celebrare – a ottant’anni dall’incontro del luglio 1943 – uno dei documenti più significativi del cattolicesimo italiano del Novecento, presentandone uno studio aggiornato e completo.
Obiettivo del Convegno è rileggere il Codice di Camaldoli alla luce della recente storiografia, indagare le sue fonti e i motivi di ispirazione, evidenziare i collegamenti con le dinamiche della teologia e della filosofia del tempo, ripercorrere l’itinerario biografico e intellettuale delle personalità coinvolte nel suo allestimento, ma anche interrogarsi sulla capacità progettuale dei cattolici d’Italia e sul ruolo che essi hanno svolto e possono continuare a svolgere per una matura e consapevole partecipazione alla vita civile e politica del Paese.
La sessione mattutina di sabato 22 vedrà gli interventi di Alberto Guasco, dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – CNR, Angelo Maffeis, Presidente dell’Istituto Paolo VI, Marta Cartabia, dell’Università Bocconi, Alessandro Angelo Persico, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel pomeriggio spazio ai contributi di Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa, Marialuisa Lucia Sergio, dell’Università degli Studi Roma Tre, Daria Gabusi, dell’Università “Giustino Fortunato” di Benevento.
L’ultima sessione, domenica 23 luglio, prevede le riflessioni di Sebastiano Nerozzi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Enrica Chiappero Martinetti, dell’Università degli Studi di Pavia, Paolo Acanfora, dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Nella prima giornata verrà inaugurata una mostra fotografica curata da Claudio Ubaldo Cortoni, con documenti storici, molti dei quali provenienti dall’archivio storico di Camaldoli, mentre sabato alle 21 è in programma un Concerto d’organo nella chiesa del Monastero.

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