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Martina Pacini

"Onore al merito delle donne 2023": il bando di assegnazione

L'Amministrazione comunale di Fidenza, in data 19 gennaio, ha deliberato il bando per l'assegnazione del riconoscimento "Onore al merito delle donne".
Tre gli ambiti: Sociale, Lavorativo e Professionale, Culturale e Sportivo.
Le candidature possono essere presentate da enti, istituzioni, associazioni, privati cittadini.
Le proposte devono pervenire entro il 18 febbraio, alle ore 13 presso l'ufficio Protocollo del Comune o all'indirizzo:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
 
Finalità:
Creare un'opportunità di valorizzazione e riconoscimento dell'attività e del ruolo delle donne che con il loro impegno sociale e professionale siano riuscite a tracciare un segno significativo nella comunità.
2. Ambiti:
1. Sociale
2. Lavorativo e professionale
3. Culturale e sportivo
3. Criteri:
AMBITO SOCIALE
Capacità di mettersi al servizio degli altri, di essere la voce degli 'altri:
a. nell'associazionismo: 
- Avere prestato servizio in associazioni dedite al volontariato sociale almeno da 5 anni; 
- Avere coordinato, nell'ambito dell'associazione, progetti realizzati in paternariato con altri enti;
b. a livello individuale:
- Costante impegno nel sostenere nelle difficoltà quotidiane il valore della persona nell'ambito familiare e/o educativo e/o sanitario;
AMBITO IAVORATIVO E PROFESSIONALE
Competenze che hanno contribuito a migliorare il nostro contesto economico - sociale:
a. Avere ricoperto un ruolo di riferimento, da almeno 5 anni, in enti pubblici e/o privati, delineando un significativo miglioramento dell'assetto aziendale;
b. Avere sviluppato un'attività imprenditoriale che ha dato luogo a riconoscimenti per l'innovazione e l'attenzione alle persone.
AMBITO CULTURALE E SPORTIVO
Abilità nelle diverse discipline culturali e sportive che hanno diffuso il nome di Fidenza in contesti diversi:
a. Avere dato luogo a prodotti culturali che interpretano significativamente la nostra contemporaneità;
b. Avere ottenuto importanti riconoscimenti nella promozione delle diverse discipline sportive;
4. Candidature, requisiti e proposte:
1. Per gli ambiti sociale, lavorativo e professionale, culturale e sportivo i riconoscimenti saranno 6, così suddivisi: n. 2 per l'ambito sociale (n. 1 per categoria), n. 2 per l'ambito lavorativo e professionale (n. 1 per categoria), n. 2 per l'ambito culturale e sportivo (n. 1 per categoria);
2. Per le suddette categorie ogni proponente potrà indicare al massimo 6 nominativi. In caso di presentazione di un numero di nominativi superiore, verranno presi in considerazione i primi in elenco per ciascuna categoria;
3. Le candidature possono essere presentate da Enti, Istituzioni, Associazioni e Privati cittadini operanti sul territorio del Comune di Fidenza e nei campi oggetto del presente bando;
4. Le candidature devono riguardare 6 donne, che si sono particolarmente distinte in uno degli ambiti e delle categorie indicati, residenti presso il Comune di Fidenza e/o lavoranti nello stesso.
5. Presentazione candidature
Le candidature devono pervenire entro il termine del 18 febbraio 2023 ore 13.00 al protocollo del Comune di Fidenza utilizzando il modulo fac simile di candidatura al premio pubblicato sul sito del Comune, indicante come oggetto "ONORE AL MERITO DELLE DONNE 2023" e indirizzate all'Ufficio Cultura oppure al seguente indirizzo di posta elettronica certificata:
 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le richieste dovranno essere corredate da:
  • modulo di candidatura al premio corredato da breve motivazione del perché alla candidatura, accompagnata dai dati anagrafici della candidata, un suo breve curriculum e da una breve relazione sull'attività svolta;
  • documento firmato dalla candidata che dichiara accettazione candidatura.
6. Valutazione delle candidature
Le candidature negli ambiti sociale, lavorativo-professionale, culturale-sportivo verranno valutate da una commissione formata da:
- Sindaco, 
- Assessore alle Pari Opportunità
- Una persona dell'ambito civile individuata anno per anno dall'Amministrazione comunale
La valutazione verrà effettuata, secondo i criteri sopra esposti, subordinatamente all'analisi del curriculum vitae e delle relazioni sull'attività svolta dalle candidate negli ambiti sopra indicati.
II riconoscimento verrà assegnato a 6 donne;
 
7. Premiazione
"ONORE AL MERITO DELLE DONNE" vuole essere un riconoscimento simbolico al valore dell'operato femminile; il premio per questo consiste nella simbolica consegna di una pergamena da parte del Sindaco durante cerimonia pubblica.
I riconoscimenti verranno consegnati mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 17.30.
 
La partecipazione al bando implica l'accettazione di tutte le norme contenute nel presente documento e con la stessa si autorizzano gli organizzatori, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 13 del GDPR 679/2016 al trattamento dei dati personali, anche con strumenti informatici, che saranno utilizzati unicamente nell'ambito del procedimento relativo al presente bando. Titolare del trattamento dei dati è il Comune di Fidenza. 

Il Papa ai giovani della GMG: “Aprite il cuore!”

Pubblichiamo di seguito il testo del videomessaggio che Papa Francesco ha inviato ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù, in programma a Lisbona dal 1° al 6 agosto. 

Cari giovani,
ci stiamo avvicinando, anche se manca ancora qualche mese, alla Giornata Mondiale della Gioventù, e ci sono già 400 mila giovani iscritti. Sono sorpreso e felice che vengano così tanti giovani, perché hanno bisogno di partecipare. Qualcuno dirà “vado per turismo”. Ma il giovane che viene è perché, in fondo, ha sete di partecipare, di condividere, di raccontare la sua esperienza e ricevere l’esperienza dell’altro. Ha sete di orizzonti.
Voi giovani, che vi siete già iscritti in 400 mila, avete sete di orizzonte. In questo incontro, in questa Giornata, imparate a guardare sempre l’orizzonte, a guardare sempre oltre. Non costruite un muro davanti alla vostra vita. I muri ti chiudono, l’orizzonte ti fa crescere! Guardate sempre l’orizzonte, con gli occhi, ma soprattutto con il cuore! Aprite il cuore! Ad altre culture, ad altri ragazzi e ragazze che vengono anche loro a questa Giornata.
Preparatevi a questo: ad aprire l’orizzonte e il cuore! E grazie per esservi già iscritti, con largo anticipo. Speriamo che anche altri seguano il vostro esempio! Che Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca. Pregate per me, io prego per voi. E non dimenticate: muri no, orizzonti sì! Grazie.

 

foto SIR/Marco Calvarese

Il Messaggio per la 34ª Giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei

Pubblichiamo il Messaggio per la 34ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio 2023), dal titolo: “Uno sguardo nuovo (Is 40,1-11)”. 

Nella Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei desideriamo confermare l’importanza di questo rapporto per le nostre comunità cristiane. Infatti, come afferma Papa Francesco in Evangelii Gaudium, «la Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18)» (EG, n. 247). Anche il documento “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29) – Riflessioni su questioni teologiche attinenti alle relazioni cattolico-ebraiche, pubblicato dalla Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo (CRRE) il 10 dicembre 2015, sottolinea che «il dialogo con l’ebraismo è qualcosa di assolutamente speciale per i cristiani, poiché il cristianesimo ha radici ebraiche che determinano l’unicità delle relazioni tra le due tradizioni» (n. 14).

Dio ci supera

La stagione che stiamo vivendo, segnata dall’auspicata uscita dalla pandemia che per lungo tempo ha fiaccato la vita del Paese, comprese le comunità di fede, ci spinge a interrogarci a fondo sulla nostra presenza nella società come uomini e donne credenti nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Il passo del profeta Isaia, scelto quest’anno come nucleo ispiratore per la Giornata del 17 gennaio (Is 40,1-11), è un annuncio di consolazione per il popolo, chiamato a stare saldo nella fiducia che il suo Signore non lo abbandonerà: “Nahamù nahamù ‘ammì”, “Consolate, consolate il mio popolo” (Is 40,1). Possiamo avere fiducia nel futuro perché la Parola di Dio ci garantisce che egli è fedele. Fondati in lui, troviamo la forza per dar credito alla vita ed essere fiduciosi, perché ci sentiamo preceduti e “superati” dalla sua azione. Dio, infatti, opera oltre le nostre stesse attese.

Nonostante le nostre fragilità

Il testo di Isaia non tace il rischio della rassegnazione e della perplessità. Di fronte all’annuncio dell’iniziativa inattesa di Dio e all’invito a gridare, risuona l’interrogativo: «Che cosa dovrò gridare?» (Is 40,6). La domanda nasce dalla constatazione delle nostre fragilità, oltre che del nostro peccato: «Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo» (Is 40,6). Certo, se guardiamo alle nostre forze, «veramente il popolo è come l’erba» (Is 40,7)! Questi anni di pandemia, il dramma della guerra, la crisi energetica ecologica ed economica, hanno messo a nudo le crepe delle organizzazioni sociali, economiche e anche religiose, aprendo a potenziali inquietanti scenari di complessa interpretazione. Ci hanno fatto toccare con mano la nostra debolezza e ci hanno messo di fronte all’incostanza nel rispondere alla Parola di speranza che Dio rivolge alla vita.

Dio è tenace

Ma Isaia ci invita a guardare oltre, per scorgere la saldezza di qualcosa di incrollabile: la sua Promessa. Se noi siamo come l’erba e come il fiore del campo, c’è una realtà che non viene mai meno: la Parola di Dio che rimane rivolta in eterno. Il profeta ammette che certamente l’uomo è come l’erba, «ma la parola del nostro Dio dura per sempre» (Is 40,8). Il Signore è sempre in attesa del nostro ritorno a Lui, per questo siamo chiamati a essere annunciatori di speranza. Consapevoli che Dio è tenace nel suo amore, possiamo annunciarlo con gioia agli uomini e alle donne del nostro tempo. Egli costantemente ci ripete: «Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo» (Is 43,4).

Apriamo gli occhi!

Dio agisce oltre noi, oltre le nostre comunità. Come operò nel sovrano pagano Ciro (Is 45,1), che divenne strumento di liberazione nelle mani del Signore. Dio è all’opera nell’estraneo e nello straniero. Dobbiamo quindi impegnarci insieme in un lavoro di ascolto e di discernimento per trovare il Signore là dove sta operando, al di là delle nostre attese e dei nostri progetti. Usciamo per incontrare il Signore, che si muove oltre i nostri ristretti confini! In questo modo potremo diventare gioiosi testimoni di speranza per tutti. Nello spazio pubblico siamo chiamati a farci fiduciosi annunciatori di possibilità, “rabdomanti” alla ricerca di nuovi sentieri, di nuove opportunità per gli uomini e le donne del nostro tempo. Siamo desiderosi di collaborare on le comunità ebraiche per generare gesti concreti di pace e di solidarietà. Esploratori alla ricerca di strade inedite, con lo sguardo attento a discernere il nuovo che emerge.

Cambiamo sguardo!

Ai fratelli e alle sorelle delle Comunità ebraiche in Italia esprimiamo una viva gratitudine per il cammino compiuto «sotto lo stesso giogo» (Sof 3,9) e rinnoviamo l’impegno a progredire nel dialogo, nella conoscenza e nella collaborazione. Fondati sull’amore incrollabile dell’Eterno, siamo in grado di guardare con fiducia al tempo che ci sta davanti, indagando nuovi percorsi, creando sentieri per costruire insieme un futuro di speranza, portando il nostro servizio nella società e nelle città. In questo modo ci impegniamo a curare il nostro sguardo: da uno sguardo pauroso, sospettoso e stanco, a uno sguardo coraggioso, fiducioso, vitale, capace di vedere che Dio «non si affatica e non si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato» (Is 40,28-29).

Auspichiamo momenti di incontro, di studio, di preghiera e di comune testimonianza all’unico Dio.

LA COMMISSIONE EPISCOPALE
PER L’ECUMENISMO E IL DIALOGO

Card. Zuppi: dolore per padre Achi, l’Africa ha bisogno di pace

“Le notizie di violenza e morte che, ancora una volta, giungono dalla Nigeria confermano una situazione tragica, dove la vita umana sembra non avere valore”. È quanto ha dichiarato il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, dopo l’attacco alla casa parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, a Kafin-Koro, con l’uccisione di padre Isaac Achi. Un altro religioso, padre Collins Chimuanya Omeh, è stato ferito mentre tentava di mettersi in salvo. L’accorrere delle forze dell’ordine ha messo in fuga gli aggressori che però, prima di andarsene, hanno dato fuoco all’abitazione: dalle prime ricostruzioni padre Achi sarebbe dunque morto nel rogo della casa.
“A nome della Chiesa in Italia – ha affermato il Cardinale – esprimo le condoglianze al popolo e alla Chiesa nigeriani, assicurando preghiere per padre Achi, il cui sacrificio è una ennesima testimonianza, fino al martirio, del prezioso servizio che uomini e donne guidati dal Vangelo rendono alla propria gente”.
Nei giorni scorsi si è registrato anche un gravissimo attentato a una comunità pentecostale di Kasindi, nel tribolato Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo), dove hanno perso la vita almeno 17 persone. “Siamo vicini con la preghiera – ha aggiunto il Cardinale – a queste popolazioni e a questa terra che a fine gennaio accoglierà la visita di Papa Francesco. L’Africa ha bisogno di pace, pace vera, quale condizione basilare per lo sviluppo democratico e socioeconomico. Ai popoli del Continente occorre assicurare, anche con il sostegno della Comunità internazionale, una convivenza pacifica, una vita dignitosa e un futuro nel pieno rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa”.

 
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